Holy Esque: guarda in anteprima il documentario “Filth or Passion”
I Holy Esque hanno realizzato un video che fa luce sul processo creativo che ha portato alla pubblicazione del loro secondo album “Television / Sweet”. Guardalo qui in anteprima
Usciti recentemente con l’ottimo secondo album Television / Sweet, gli scozzesi Holy Esque condividono i retroscena del loro processo creativo. Come? Con il mini-documentario Filth or Passion, in anteprima oggi su Billboard Italia.
Con filmati realizzati agli Echo Zoo Studios di Eastbourne a febbraio dell’anno scorso, Filth or Passion mostra interviste ai componenti della band e ai tecnici e produttori coinvolti. Dando una visione d’insieme delle ragioni del gruppo sia collettive che individuali. Il filmato è stato realizzato da Ralph McClure e Keir Reid, entrambi membri dei Holy Esque, con lo pseudonimo di Clubhouse Paradiso. Questo è anche il nome del loro spazio creativo a Glasgow.
“Quando sei una band che registra in studio ti ritrovi spesso a passare del tempo in un ambiente al chiuso – spiegano McClure e Reid – Le persone fuori dal processo raramente riescono ad accedervi davvero, a parte qualche classica fotografia. Abbiamo pensato che sarebbe stato interessante fare un film mentre stavamo vivendo quel momento. In modo da registrare discussioni sui nostri pensieri e le nostre idee. Non solo i fan della band saranno in grado di vedere frammenti di come il disco è nato, ma noi stessi ora avremo qualcosa a cui guardare indietro e vedere dove eravamo, in quanto band, durante la registrazione di Television / Sweet“.
Il 10 agosto, in concomitanza con la pubblicazione “in chiaro” di Filth or Passion, esce anche il secondo singolo estratto dall’album, House of Hounds. Una risposta alla disconnessione, all’ossessione e ai modi in cui la cultura digitale influenza le nostre vite. “In un periodo dominato dall’ossessione per l’interconnessione, House of Hounds mette in evidenza la vera disconnessione che ne consegue – spiega il cantante Pat Hynes – Accecati dagli aspetti più estranei della cultura moderna, viviamo tutti nella ‘casa dei segugi’ ossessionati dal suo fascino, ma totalmente persi lungo il percorso”.