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Motta: «Dovremmo ritrovare il significato della parola ‘indipendente’»

«La scelta di venire a Sanremo è stata conseguente a questa canzone»: Francesco Motta racconta il suo brano in gara al Festival, “Dov’è l’Italia”

Autore Billboard IT
  • Il7 Febbraio 2019
Motta: «Dovremmo ritrovare il significato della parola ‘indipendente’»

Motta Sanremo 2019

Francesco Motta ha incontrato oggi la stampa per raccontarsi e presentare il brano in gara a Sanremo 2019, Dov’è l’Italia. «La scelta di venire a Sanremo è stata conseguente a questa canzone – ha detto – Non sarei mai venuto con altre canzoni che ho fatto. Sentivo l’esigenza di raccontare quella storia su quel palco. Penso di aver fatto almeno 60 versioni di questa canzone. È partita chitarra e voce e ogni volta ripartivo da zero».

Motta, febbraio 2018
Motta (foto di Claudia Pajewski)

Da cosa nasce Dov’è l’Italia

Qual è la storia che racconta? L’ispirazione per Dov’è l’Italia è molto particolare. «Viaggiare è una delle cose più importanti della mia vita – ha continuato Motta – A Lampedusa ho conosciuto Enzo, un marinaio. Mi ha raccontato che una notte ha sentito dei suoni che sembravano una radio. In realtà era un barcone con a bordo delle persone che stavano urlando “Dov’è l’Italia?”. Da questo ho capito che la canzone era più importante di me e che la dovevo raccontare a quante più persone possibile. Alla domanda non ho saputo rispondere. È stata una grossa responsabilità finirla, è una canzone nata con questo fuoco, con questa storia che non è mia».

Motta e la parola “indipendente”

Spinto a esprimere il suo punto di vista sull’effervescente scena “indie” (oggi forse la definiremmo itpop), dichiara: «Alcune canzoni sono belle, altre brutte. Dovremmo ritrovare il significato della parola “indipendente”. È una parola bella ma anche molto seria. Ci sono persone che trovo non libere musicalmente. Ci sono artisti che con etichette indipendenti fanno canzoni che non reputo libere e viceversa. Dopo avere ascoltato tanto la musica africana, per me è stato importante fare il tour con Les Filles de Illighadad. Quando non hai paura di metterti in gioco, di cambiare idea, questa cosa crea movimento. E il movimento ti arricchisce».

Sull’esibizione sul palco dell’Ariston commenta con autoironia: «C’era tanta emozione, tanta ansia prima di salire sul palco. Poi ho capito perché fossi là. Mi sono divertito da morire. Lo so che rido poco, ma anch’io mi diverto».

Guarda il video di Dov’è l’Italia di Motta



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