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Il primo Forum di Madame non è stato un volo di Icaro

A soli 21 anni Francesca ha affrontato il palco più importante della sua vita con la fame di chi vuole prendersi tutto e la consapevolezza di chi sa che questa non è ancora la meta, ma che il viaggio è ancora lungo e la direzione è quella giusta. Senza bruciarne le tappe

Autore Greta Valicenti
  • Il22 Ottobre 2023
Il primo Forum di Madame non è stato un volo di Icaro

Madame in concerto a Forum di Assago, 21 ottobre 2023, foto di Onofrio Petronella

Mentre ieri sera – insieme ad altre 12mila persone intorno a me – guardavo Madame fluttuare al centro del Forum di Milano (con concerto sold out), non ho potuto fare a meno di pensare a Marracash. E non (solo) perché il volo di Francesca sulle note della sua Avatar ricordava quello del King del rap al suo Marrageddon durante Body Parts. E nemmeno perché – come spesso si legge a causa di quel solito vecchio retaggio per cui le donne che fanno rap devono essere la copia vulva-munita dei loro colleghi per essere prese sul serio – lei sia la versione femminile di Marracash. Anzi, siamo piuttosto sicuri di poter dire che l’unica persona di cui Madame è una versione è proprio Francesca.

La versione disinibita, sfacciata, libera, erotica e quasi animalesca quando porta al guinzaglio dei ballerini seminudi. O quando fa cantare a grandi – tanti – e piccini – un po’ meno – il suo inno al clitoride. Ma anche dolcemente fanciullesca. Quando sul palco accoglie l’insperabile Matilde, a cui dedica Milagro mentre le indica i frammenti della loro amicizia che scorrono sul megaschermo ed è come se in quel palazzetto non ci fosse nessun altro che loro due. Oppure quando, all’annuncio dell’ultima canzone e del conseguente “nooooo” del pubblico, ammette candidamente e umilmente che quella è la sua discografia perché ha solo 21 anni e c’è ancora molto da fare.

E ancora dolente, intensa e graffiata quanto basta per empatizzare con un pubblico che come lei grida al cielo solo una richiesta d’amore quando al microfono urla disperatamente “Papi, dimmi che mi ami”. E infatti, proprio a lei i presenti – soprattutto i più giovani, una generazione che più di tutte ha bisogno di uno specchio in cui riflettersi e di una voce in cui riconoscersi – sembrano dedicare quel “Tu mi hai capito”.

La consacrazione del presente e del passato e il volo verso il futuro

Detto ciò, però, il pensiero si rivolge al Marrageddon perché Madame e Marra sono due capitoli speculari di una storia bellissima. Mentre un mese fa Fabio Rizzo davanti a 80mila persone ascendeva verso l’olimpo del rap a mo’ di consacrazione, suggellando il passato e il presente e incidendo per sempre il suo nome nella pietra (che – ricordiamoci – rimane pietra), qualche ora fa Madame spiegava le ali verso un futuro ancora tutto da scrivere. E il suo è stato tutt’altro che un volo di Icaro.

Quello di Madame è un viaggio senza bruciare le tappe

Se, infatti, nella mitologia il figlio di Dedalo – inconsapevole dei propri limiti – si avvicinò troppo al Sole fino a sciogliere le ali e precipitare, Madame ha affrontato il banco di prova più importante della sua vita (fino ad ora) con la fame di chi vuole sbranare il palco e la consapevolezza di chi sa che questa non è ancora la meta. Ma che il viaggio è ancora lungo e la direzione è quella giusta.

Una direzione che Madame sta percorrendo – appunto – senza bruciarne le tappe. Qualcuno potrebbe considerarlo un paradosso, dal momento che Francesca ha sostenuto il suo esame di maturità del live a soli 21 anni. Mentre artisti come il sopracitato Marracash, Guè e Salmo (per restare nei confini del rap) o la nuova regina del pop, Annalisa, hanno dovuto sudare anni di palchi più o meno grandi o più o meno piccoli per arrivare all’ultimo gradino e si è trattato più di una laurea magistrale che di un diploma (per una questione anagrafica e di esperienza).

Ma i tempi ora sono sicuramente diversi, corrono alla velocità della luce. E se Madame in questi sei anni (che al giorno d’oggi sono un po’ come come quelli dei cani) ha dimostrato di essere pronta per il grande salto affrontando anche ben due festival di Sanremo con impegno e dedizione, il concerto al Forum di Milano di ieri sera è stata la conferma di esserne all’altezza.

Madame al Forum ha condotto il gioco a modo suo

Il rischio di essere surclassata dagli abbaglianti giochi di luci – curate, così come il palco, da Jacopo Ricci (già al lavoro sul Persone Tour di Marracash con Ombra, in qualità di light designer. Mentre la direzione artistica e musicale dello show è stata affidata a Luca Faraone, anche alle chitarre durante lo show) e dai visual di Sergio Papalettera era dietro l’angolo, ma da brava dominatrice Madame ha condotto il gioco a modo suo e solo suo. Senza mai sembrare fuori luogo o fuori dai suoi panni. Muovendosi camaleontica, credibile e senza sbavature tra la tekno (rigorosamente con la k), il rap (che sa ancora maneggiare con cura) e il quasi rock grazie alla corposa band presente sul palco.

A darle man forte – qualora ce ne fosse bisogno – solo due ospiti (quando si dice less is more): Blanco e Fabri Fibra, che le passa il testimone di Fenomeno. E dopo il concerto di ieri sera al Forum di Milano, non possiamo che concordare e goderci il volo di Madame che, siamo certi, la porterà ancora più in alto, senza però sciogliersi come cera al sole.

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PAOLOOO